Il carico mentale è oramai un termine abbastanza conosciuto, nella sostanza questo termine indica l’insieme delle responsabilità che riguardano la gestione della vita familiare/di coppia che in teoria dovrebbe ricadere su entrambi i componenti ma che nella pratica grava su uno dei due componenti. Le indagini in tal senso hanno dimostrato (come se ce ne fosse bisogno) che il carico mentale ricade quasi esclusivamente sulle donne che sono in una relazione eterosessuale.
Molto spesso però non è semplice rendere nella pratica cosa sia il carico mentale (che nel femminismo viene definito anche lavoro non retribuito): parlare genericamente di responsabilità legate ai compiti di cura e gestione della famiglia non mette in luce lo stress quotidiano cui vengono sottoposte le donne, né rende quanto gli uomini scarichino praticamente ogni cosa sulle spalle, ma sarebbe più corretto dire sulla mente, delle donne.
Ho pensato di lasciarvi una lista per misurare il carico mentale delle donne a noi vicine (le madri, sorelle, zie, cugine, amiche o voi stesse). Non ho citato le faccende domestiche base: pulire (bagno, cucina, pavimenti, camere da letto), fare la lavatrice, la lavastoviglie, mettere in ordine (rifare i letti, raccogliere i giochi di eventuali bambini). Non le ho citate perché il carico mentale riguarda anche cose ritenute da molte persone meno scontate e/o evidenti.
Vi lascio qui sotto un documento che potete anche scaricare e utilizzare, dove ho lasciato dello spazio per aggiungere le domande che vi vengono in mente.


Disponibile anche in versione PDF
[…] di vita delle donne consista in un destreggiarsi tra lavoro retribuito e lavoro non retribuito, carico mentale e una riduzione drammatica del tempo libero a […]
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