Il femminismo è…

Delle varie definizioni o espressioni utilizzate per definire il femminismo trovo sempre qualcosa di manchevole e mancante. Sicuramente il femminismo non è dire che il re è nudo, il femminismo dice che il re è nudo ma non esiste per questo; il femminismo non è lotta per la parità tra donna e uomo perché di una parità senza rivoltare l’umano fin dal concetto di potere non se ne fa niente nessuna. Il femminismo ha come obiettivo la liberazione della donna, ma a volte mi chiedo: cosa sta alla base della liberazione della donna? Come possiamo liberarci o meglio renderci autenticamente libere? Perché non siamo libere né a livello politico né a livello personale?

Dopo più di un decennio di riflessione e maturazione femminista mi sono accorta che di tutte le caratteristiche che possono essere attribuite al femminismo spesso ne mancava una; quasi sempre ma non sempre.

Il femminismo è amore.

Fin da piccole, pur crescendo in società apparentemente diverse, tutte veniamo esposte all’amore per l’uomo, un amore che è sociale, culturale,politico, erotico, romantico

I padri della Patria (padri e patria), della filosofia, della medicina, della scienza, della politica, della musica, dell’arte. Ci viene detto che è normale ammirarli, studiarli: hanno fatto grandi cose.

Loro detengono in modo esclusivo coraggio, bellezza, forza, determinazione, saggezza, razionalità, prestigio, fascino, cavalleria (non so se ci rendiamo conto), dominio, potere, creativi e  creatori, sessualmente desideranti.

Noi siamo sempre lì, in disparte, nascoste, pazienti, sottomesse come la pietra angolare che sorregge senza farsi notare. Complementari, dolci, accoglienti, remissive, pudiche, irrazionali, indecise, emotive, sensuali, signorili, procreative e procreatrici, sessualmente desiderabili e disponibili.

Loro il sole, noi la luna. Loro il giorno, noi la notte. Loro risplendono e noi siamo ombra.

E come puoi amare l’ombra? Uno dei riflessi atavici è la paura del buio, proprio perché nella notte i pericoli non sono visibili, siamo vulnerabili, siamo esposti. Dal sole dipende la vita, ricorda il fuoco, il caldo.

Certo anche la notte è necessaria, per il riposo, ma la vita vera è durante il giorno; la vita rispettabile, operosa.

Il femminismo è amore perché è esattamente quello che per millenni  ed ancora oggi non ci viene trasmesso: amore per noi stesse in quanto Secondo Sesso e per tutte quelle come noi.

Non ci amiamo e non amiamo le altre, persino i nostri legami più intensi spesso sono infettati dall’amore per l’uomo: competiamo per il suo riconoscimento, per il suo amore e per la sua approvazione anche quando loro non ci sono, quando siamo separate da essi e utilizziamo i loro parametri nello stare fra di noi.  

Il femminismo è un atto di amore e solo amando autenticamente noi stesse e amando le altre di un amore universale (e quell’amore è già un obiettivo arduo) potremo liberarci. Solo se ameremo noi stesse e le altre potremo dire “IO SONO, NOI SIAMO”.

E non è l’amore declinato dagli uomini, tanto meno quello che hanno declinato appositamente per noi: non è perdono all’infinito, un comprimersi per far star bene tutte, un lasciar correre, lasciar passare. L’amore non è soprassedere.

Il femminismo è amore nel momento in cui ci richiama alla responsabilità di quello che facciamo, perché quello che facciamo lo facciamo anche alle altre; quello che diciamo lascerà una traccia che si ripercuote sulle altre.

Il femminismo è amore anche nel richiamare le altre alle loro responsabilità ed al tempo stesso è un sentimento profondo di riconoscimento dell’umanità dell’altra con un corpo fatto come il nostro (non identico o clonato ma sostanzialmente uguale).

L’amore femminista non è un amore semplice proprio perché l’amore universale fra donne non è mai stato pensato, quello fra uomini sì ed è la Filìa dell’antica Grecia ad esempio; è l’amore che discende dal dio delle religioni rivelate che sono la sintesi perfetta di ogni maschio mai esistito, esistente e che esisterà sulla terra.

Il femminismo è amare e come tutti verbi ha un passato, un presente ed un futuro. Chiede un costante rinnovo.

Essere femminista non significa odiare gli uomini ( sono loro ad odiarci da milenni e molti non se rendono conto o fanno finta). Essere femminista significa iniziare ad amare noi stesse e amare tutte quelle come noi: le essere umane di sesso femminile (di tutte le età).

E questo non è né facile né scontato ed è per questo che il soggetto esclusivo del femminismo non può che essere uno ed uno solo: un Soggetto d’amore universale personale e politico.

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